Si è tenuta a Noto, nella splendida cornice di Palazzo Nicolaci, la prima edizione del Premio Grifo, che unisce la realtà calabra a quella siciliana tramite il connubio di due associazioni culturali, Piazza Dalì e Altera Domus.
Noto si veste di una nuova luce per accogliere un premio inedito fortemente voluto dai suoi ideatori come espressione di un riconoscimento all’arte intesa nelle sue sfumature più ampie, per accogliere personalità eccellenti che si sono distinte nel campo dell’arte, dello spettacolo, del giornalismo, della moda, del cinema, del teatro.
L’evento ideato e guidato dalle associazioni, con la supervisione dei
presidenti di Piazza Dalì Giammarco Pulimeni e Altera Domus Paola Ruffino,
porta in esso le relative esperienze come promotori nel campo della cultura.
Entrambe le realtà sono affermate nel settore e sono da anni attivi nel
promuovere e realizzare il mondo dell’arte e soprattutto nel valorizzare gli
artisti nascenti.
Insigniti del Premio Grifo, per questa prima edizione durante la cerimonia del
10 luglio, anche l’artista e fotografa calabrese Stefania Sammarro (Ania Lilith
Gallery). Ricercatrice di una visione del mondo legata ai classici del cinema
muto e ad uno sguardo appartenente a un “mondo dell’altrove”, fortemente
legata alla sua terra, ai volti e ai suoi colori, molti dei suoi progetti
fotografici sono stati premiati e pubblicati su diverse testate importanti,
anche internazionali. Stefania è tra i numerosi fotografi ammessi al portale di
Photo Vogue Italia e le sue fotografie e i suoi Best Of sono stati
ammessi, nel 2013, anche all’Art + Commerce di New York. Dopo aver vinto
il Sony World Photography nella categoria “Youth”, espose a Londra,
Parigi, Berlino e New York e riceve il riconoscimento come “Fotografa
Intimista” da parte della Commissione Cultura di Cosenza e viene
premiata come “Talento di Calabria”, al Festival Corto di Diamante
per la sua fotografia concettuale.
A Noto porta la sua arte fotografica e ancora una volta la bellezza anticonvenzionale del sud Italia e della moda trasversale. Premiata: “Per la sua capacità di guardare oltre l’obbiettivo, promuovendo trasversalmente arte, territorio e cultura. E per aver dato forma ad un cantiere in grado di immaginare metamorfosi e futuro sostenibile”.